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Quante volte hai sentito parlare di igiene e prevenzione orale?

Le tv, i giornali, i medici, ne parlano tutti. C’è un problema però: la prevenzione dentale è un’ottima cosa ma sono pochissimi quelli che la rispettano.

Le regole generali della prevenzione

Il Centro Nazionale Malattie Rare ha dato una sua definizione di prevenzione.

Ecco quale:

“La prevenzione è un insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie”.

Nello specifico, per salute orale non ci si limita a definire l’assenza di malattie e patologie, ma si intende una condizione fisica e psichica che ha degli effetti sullo stato di salute e benessere di una persona. Questo perché capita spessissimo che problemi fisici, che all’apparenza non hanno nulla a che vedere con bocca, gengive e denti, hanno ricadute proprio sul benessere orale di una persona.

Il motivo è semplice:

in caso di malocclusione dentale, che dipende da uno scorretto allineamento dei denti, a risentirne è anche la postura del corpo oppure, in caso di parodontopatie possono insorgere problemi all’apparato cardiovascolare e portare a conseguenze gravi, come il diabete.

Inutile, poi, sottolineare quanto conta la prevenzione orale ai fini della tranquillità e della spensieratezza della persona: avere i denti storti, gialli, mancanti ci fa provare inibizione e ci mette in difficoltà nei momenti della nostra vita quotidiana e nelle relazioni personali.

La prevenzione primaria, secondaria e terziaria

Le tipologie di prevenzione sono tre: primaria, secondaria e terziaria.

La prevenzione primaria agisce su un soggetto sano e quindi agisce per preservare lo stato di benessere della persona, evitando l’insorgenza di patologie. Le azioni messe in atto dalla prevenzione primaria, quindi, mirano a ridurre al minimo la possibilità che si verifichi qualcosa di negativo. Per riassumere, la prevenzione primaria ha come obiettivo principale la riduzione del rischio.

Passiamo alla prevenzione secondaria e siamo a un livello successivo a quello appena descritto: con la prevenzione secondaria si agisce su soggetti già ammalati, anche parzialmente. La prevenzione secondaria agisce attraverso diagnosi precoci di malattie, in assenza di sintomi, tenendo come unico obiettivo quello della guarigione o al massimo quello del miglioramento progressivo.

Infine, siamo alla prevenzione terziaria. Questa fa riferimento a tutte le attività volte al controllo dello stadio più complesso di una patologia. In questo caso l’obiettivo è limitare la comparsa di ulteriori complicazioni e anche quello di gestire deficit e disabilità già diagnosticate.

Come avere una corretta prevenzione orale

Semplice spiegare il motivo dell’importanza della prevenzione dentale. Nella bocca di ognuno di noi si annidano circa 50 miliardi di batteri, alcuni dei quali molto pericolosi come gli streptococchi. Come conseguenza alla presenza così massiva dei batteri, vengono prodotti acidi organici che sciolgono la parte più esterna dello smalto dei denti, consentendo ai batteri di proseguire il loro cammino.

Il vero danno c’è quando questi riescono a penetrare fino alla dentina e a creare veri e propri buchi. Se non si interviene immediatamente la polpa del dente finisce per infiammarsi e recare un intenso dolore.

Come si può evitare tutto questo?

La risposta è, ovviamente, tutta nella prevenzione.

Questo vuol dire:

  • Prendersi cura della propria igiene orale, quindi prestare attenzione alla pulizia dentale, cioè:
  1. lavare i denti dopo ogni pasto per almeno 2 o 3 minuti,
  2. spazzolare andando dal basso verso l’alto e non orizzontalmente,
  3. utilizzare uno spazzolino con una testina medio-piccola in modo da poter arrivare a tutte le zone della bocca, anche a quelle meno spaziose
  4. utilizzare uno spazzolino con setole artificiali di durezza media
  5. sostituire lo spazzolino con una certa regolarità, per lo meno ogni 2 mesi al massimo
  6. utilizzare il filo interdentale dopo ogni lavaggio, per raggiungere anche le zone interdentali che lo spazzolino non è in grado di raggiungere
  7. utilizzare un dentifricio a base di fluoro, fondamentale per la prevenzione della carie e per la resistenza e la protezione dell’azione demineralizzante degli acidi della placca batterica.
  • Andare dal dentista periodicamente e non solo in presenza di fastidi o dolore, quindi prenotare una visita dentistica una volta ogni 9 mesi circa.

Per chiarimenti e per consigli specifici, rivolgiti allo Studio Dentistico Mastroieni, sito a Olivarella-Coriolo (ME), in corso Aldo Moro,71. Vieni a trovarci o non esitare a contattarci al 090 931220!